Conciliazione e giudizio
Nel procedimento di conciliazione, un altro vantaggio per le parti, è il soddisfacimento più immediato rispetto a quello conseguibile attraverso il processo e il risparmio di spesa.
Nell’articolo 39 del decreto legislativo è prevista l’esenzione, se la conciliazione riesce, per tutti gli atti, documenti o provvedimenti del procedimento da qualsiasi imposta, tassa o spesa o diritto. Inoltre, tutte le conciliazioni entro il limite di valore di 25.000 euro sono esenti dall’imposta di registro.
Come è stato affermato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 276 del 13 luglio 2000, la conciliazione tende a soddisfare un interesse generale, perché costituisce non solo un’efficace strumento in grado di contenere il proliferare delle controversie giudiziarie – con evidente vantaggio per l’amministrazione della giustizia e quindi della collettività – ma rappresenta anche un veicolo di diffusione di quella cultura della pacificazione, che ha fondamento nell’art. 2 della Carta Costituzionale in relazione agli istituti che riconoscono e garantiscono la solidarietà.